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COS’E’ IL DIRITTO DI OPZIONE E COME SI ESERCITA DURANTE L’AUMENTO DI CAPITALE?

Gli aumenti di capitale sono momenti importanti nella vita di una azienda, tanto che solo una assemblea straordinaria li può deliberare. Abbiamo già scritto in altri articoli degli aspetti teorici e tecnici, e abbiamo descritto anche esempi pratici per chiarirne il meccanismo. 

Strettamente legato al tema dell’aumento di capitale è il tema del diritto di opzione in quanto quest’ultimo è generato direttamente dalla prima tipologia di operazione. E’ questo l’argomento dell’articolo che state leggendo.

DIRITTO DI OPZIONE: COS’E’

Il diritto di opzione è quel diritto di prelazione attribuito ai vecchi azionisti sui nuovi titoli emessi dalla società a seguito di operazioni di aumento di capitale a pagamento.

Come illustrato nei pezzi sopra citati l’azionista delle società può decidere di sottoscrivere le nuove azioni, esercitando il diritto di opzione, oppure può vendere sul mercato il diritto di opzione relativo in modo da compensare la perdita di valore delle sue azioni.

DIRITTO DI OPZIONE: CHE FARE? VENDERE O ESERCITARE?

Di fronte a queste due possibilità (sottoscrivere le nuove azioni oppure vendere sul mercato i diritti di opzione), la scelta dipende in genere da considerazioni relative al livello di appetibilità dell’investimento, in considerazione del fatto che una società delibera, in genere, un aumento di capitale a pagamento essenzialmente per due ragioni:

1) fabbisogno di liquidità per investimenti;

2) ricostituzione del capitale sociale a causa di una situazione finanziaria negativa.

Pertanto, se l’aumento di capitale è finalizzato a finanziare nuovi investimenti, che presumibilmente condurranno a una crescita dell’impresa, allora si dovrebbe avere in futuro un effetto positivo sul valore dell’azione, rendendo quindi l’investimento conveniente. In caso contrario, ossia se si procede all’aumento di capitale per risollevare una situazione finanziaria negativa, è ragionevole supporre che, dato l’aumento di rischiosità dell’investimento, sia conveniente per l’azionista decidere di cedere i diritti di opzione e non investire altro capitale in quella società.

In questo caso è consigliabile prendere le proprie decisioni nel minor tempo possibile: solitamente il valore dei diritti tende ad azzerarsi tanto più ci si avvicina al termine del periodo di quotazione degli stessi.

articolo preso da: https://www.soldionline.it/guide/prodotti-finanziari/gli-aumenti-di-capitale-e-il-diritto-di-opzione

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