
Perchè gli italiani non investono e preferiscono la liquidità?
I vari dati economici mostrano come gli Italiani sono un popolo di risparmiatori poco inclini agli investimenti. Dal 2005 al 2018, infatti, tra contanti sotto il materasso (stimati) e depositi in conto corrente i numeri ufficiali siamo passati da circa 900 a 1390 miliardi di euro secondo uno studio della Banca d’Italia. Mi sono chiesto a questo punto: perchè gli italiani non investono?

Rifacendoci a uno studio IPSOS vediamo infatti che solo il 34% degli intervistati dichiara di investire, di questi: il 25% dichiara di investire una piccola parte dei risparmi il restante 9% la maggior parte dei risparmi. Ad oggi circa il 63% delle persone preferiscono avere risparmi liquidi, dato che è cresciuto rispetto al 2001 quando questa quota era del 47%.

Negli anni ’80 la situazione era completamente diversa. L’italiano medio in genere faceva due scelte. I più conservativi sceglievano di acquistare BoT (i titoli governativi liquidi, che hanno scadenze brevi, da 1 a 12 mesi). I più “audaci”, invece, compravano BTp (da 2 a 30 anni). Tutto molto semplice e con bassissimi rischi. Ciliegina sulla torta, i rendimenti erano a doppia cifra.
Gli italiani, insomma, potevano contare su strumenti finanziari a bassi rischi e con alti rendimenti.
Le cose, ahimè, sono cambiate nel corso degli anni. Addirittura, il rendimento dei BoT a 1 anno oscillano tra lo 0 e il negativo. Ecco forse che uno dei motivi che potrebbero spiegare il perchè gli italiani non investono potrebbe essere quello di doversi confrontare con una realtà finanziaria completamente diversa rispetto a quella dei nostri nonni e genitori.

Vi interessa saperne di più? per l’articolo completo cliccate qui: https://www.guidaglinvestimenti.it/perche-gli-italiani-non-investono/
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.