Come funzionano (dal 2023) le nuove Pensioni anticipate
Vediamo quali sono i vari requisiti di QUOTA 103, secondo la bozza e le dichiarazioni del governo Meloni

Nota come “pensione anticipata flessibile” ovvero l’articolo 51 del disegno di Legge di Bilancio che il governo Meloni sottoporrà alle Camere, per tutti, è già diventata Quota 103.
Ma quali sono le nuove regole per accedere alla nuova finestra di pensionamento anticipato che permette di uscire, senza penalizzazioni? Ci sono in vista diverse novità, rispetto a quelle contenute nella precedente Quota 102.
A chi si rivolge:
Ai dipendenti pubblici (escluse forze armate, polizia, vigili del fuoco e guardie di finanza) e ai lavoratori privati autonomi e dipendenti.
Requisiti anagrafici:
Aver compiuto almeno i 62 anni di età, entro il 31 dicembre 2023. Il requisito, rispetto a Quota 102, scende di due anni.
Requisito contributivo:
Almeno 41 anni di contributi versati, cumulabili anche da diverse gestioni previdenziali. Quindi, rispetto a Quota 102 si sale di tre anni.
Quando viene erogato l’assegno:
Per chi ha maturato i requisiti prima della fine del 2022, il trattamento pensionistico decorre dal 1° aprile 2023. Per chi lo dovesse maturare nel corso del prossimo anno, la pensione scatta tre mesi dopo la decorrenza dei termini.
Limitazioni all’assegno:
Per tutto il periodo che riguarda l’anticipo pensionistico rispetto alla maturazione dei requisiti generali della legge Fornero (67 anni) l’assegno non potrà superare di cinque volte il valore il trattamento minimo previsto a legislazione vigente (al momento il tetto è pari a circa 2675 euro). Come per tutti i pensionati, sarà impossibile percepire redditi da lavoro al di fuori dei rapporti occasionali entro il tetto del 5mila euro annui.
Sicuramente, Quota 103 è un provvedimento complessivamente meno generoso rispetto a quelli che l’hanno preceduto. E’ fondamentale notare che Quota 103 non è Quota 102 più uno, ma bensì una misura diversa, che prevede una platea molto meno ampia, a causa del numero minimo di anni di contribuzione richiesti: 41 invece dei precedenti 38.
La Quota 103 permetterà di anticipare di al massimo uno/due anni il momento della pensione, con una riduzione dell’assegno pensionistico fino al 6% per i redditi più bassi, mentre per quelli medio-alti, dai 3.500 euro netti al mese in su la penalizzazione sarà molto superiore: circa del 20%-25% della pensione.
Questo vale però solo per gli anni dell’anticipo rispetto alle normali regole, dopo di che l’assegno tornerà quello normale.
Appuntamento a domani per i requisiti previsti per Opzione Donna.